In un tempo come il nostro, quando i rapporti umani si stanno riducendo all’osso, dando spazio invece a tipi di conversazioni e di rapporti spesso solo limitati al mondo della tecnologia, ecco che cominciano a fare capolino alcuni studi in merito invece all’evoluzione degli approcci fisici. Un tema su cui si continua a ribattere è quello relativo all’abitudine di toccare continuamente il proprio interlocutore.
Si tratta di un atteggiamento molto diffuso, come a voler attirare l’attenzione delle persone con cui ci stiamo interfacciando, ma ha anche delle motivazioni più profonde. Cerchiamo quindi di capirne di più e vediamo cosa si cela dietro questo particolare bisogno compulsivo di picchiettare addosso agli altri mentre stiamo parlando.
Il tocco è più di un semplice gesto
Toccare qualcuno è come aggiungere un pizzico di colore alle parole. E’ un modo per dire che una cosa conta davvero; una forma di comunicazione che non ha bisogno di spiegazioni, perché va dritta al cuore. Non importa se stai raccontando qualcosa di importante o semplicemente scambiando qualche battuta, quel contatto aggiungere calore e rende tutto più umano.
E’ come se fosse un automatismo: risulta infatti un gesto assolutamente incontrollato, insito nel nostro modo di agire e comportarci, come se volessimo interagire ben oltre le parole con il nostro interlocutore, rendendolo ancora più partecipe del nostro modo di essere e di approcciarci agli altri. Diciamo che è un modo in più per esprimersi in modo molto più esaustivo e completo.
La psicologia del tocco: cosa c’è da sapere
Gli scienziati hanno studiato a fondo questa abitudine così naturale. Sai cosa hanno scoperto? Che un semplice tocco può avere effetti straordinari. Per esempio, uno studio della University of California ha dimostrato che basta un contatto leggero per creare fiducia e rafforzare il legame tra due persone. E’ come se il corpo, con quel piccolo gesto, dicesse puoi fidarti di me. Ma non è solo questo, perché quando qualcuno ci tocca in modo gentile:
- il nostro cervello rilascia ossitocina, l’ormone del benessere
- si abbassa il livello di cortisolo, l’ormone dello stress
- si crea connessione umana
Se sei una persona che tocca spesso gli altri mentre parla, è probabile che tu sia molto empatica e calorosa. E’ il tuo modo di creare vicinanza, di mostrare interesse e attenzione. Per alcune persone si tratta di un gesto naturale, per altre potrebbe sembrare eccessivo o invadente; la soluzione migliore sarebbe trovare un compromesso: ma come si fa a cambiare davvero solo per compiacere gli altri?
Il segreto comunque per usare il contatto fisico in modo efficace è capire dove e con chi ti trovi. In un contesto tra amici o familiari, un tocco può essere un gesto dolce e rassicurante; mentre in un altro più formale, come al lavoro o con qualcuno che conosci da poco, potrebbe risultare inappropriato. Pertanto, è bene sempre capire il momento giusto per avvicinarsi e quanto e come approcciarsi agli altri.